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Federica Cicotto

Federica Cicotto

Federica Cicotto

Federica Cicotto

Allieva del CDM dal 1990, ha studiato danza classica, moderna e contemporanea con insegnanti quali Evelina Noeva, Constantin Marinescu e la stessa Yuliya Penkova Pocheva.

Laureata nel 2009 in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Cagliari, ha conseguito nel 2012 un master presso l’Istituto Europeo di Design e poi la Laurea Specialistica in Media Education ad indirizzo artistico presso l’Università di Padova con una tesi sulla Martha Graham Dance Company.

Dopo un primo periodo di formazione presso il CDM Centro Danza Musica sotto la guida di Delia Sinis, ha ottenuto nel 2014 il diploma CSEN per la qualifica e la certificazione di Maestra di Giocodanza® per la propedeutica alla danza classica e per il quale annualmente segue corsi di aggiornamento a Grosseto e a Brescia con la Maestra Marinella Santini.

Nel 2018 consegue inoltre a Milano il diploma di Insegnante Tecnico di Danza Moderna e Contemporanea di primo Livello. Attualmente segue presso il CDM i corsi di Giocodanza® e Psicomotricità, e di preparazione alla danza moderna e contemporanea.

Giorgia Damasco

Giorgia Damasco

Giorgia Damasco

Giorgia Damasco

 

Nata a Cagliari nel 1977, inizia lo studio della danza classica all’età di 8 anni. Da adulta prosegue la sua formazione aprendosi allo studio di più tecniche per poi indirizzarsi verso la danza contemporanea, coltivata attraverso formazioni specifiche con docenti ed esponenti del settore.

Dal 2015 ha preso parte a performance e creazioni dirette tra gli altri da Maurizio Saiu/Nezaket Ekici, Enzo Cosimi, ASMED Balletto di Sardegna, Tersicorea, Antonio Marras/Marco Angelilli.

Ha collaborato con Luca di Bartolo nell’ambito di progetti videofotografici animati dal linguaggio della danza.

Nel 2016 si forma metodologicamente per l’insegnamento della danza contemporanea con il M° Joseph Fontano e docenti collaboratori all’interno de “La Potenza della Danza”/WDA Europe.

Nell’a.a. 2019-2020 ha frequentato il Master di I livello in Danza e Inclusione sociale, promosso e organizzato da Accademia Nazionale di Danza (AND) e Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

Appassionandosi in particolare alle potenzialità del linguaggio della danza nel corpo adulto, conduce al CDM percorsi di danza contemporanea dove la tecnica incontra la sperimentazione corporea.

Danza contemporanea Assemini

Danza contemporanea Assemini

Danza contemporanea Assemini
“La modern dance […], della quale lei [Martha Graham] è considerata una fra le fondatrici per eccellenza […] si impone quale disciplina artistica innovativa in quanto sposta il fulcro essenziale della danza dalla ripetizione del movimento impostato secondo codici prestabiliti dalla tradizione, all’interiorità dell’individuo, ritrovando, attraverso la fisicità del corpo, il proprio percorso privilegiato di espressione”

[Tratto da “Cave of the Heart: la Medea di Martha Graham”, tesi di laurea di Federica Cicotto]

In tal senso i corsi di danza contemporanea del CDM si concentrano sulla ricerca di tale espressione personale e si rivolgono sia a chi si avvicina per la prima volta al movimento danzato e desidera praticarlo attraverso la conoscenza del corpo e della sua funzionalità motoria, sia a chi possiede una solida base tecnica e desidera acquisire differenti abilità tecniche, qualità di movimento e migliore dinamica insieme a utili input di creazione coreografica personale e di gruppo.

Gli obiettivi sono quindi sia quello di partire dalle basi tecniche accademiche classiche per imparare a rompere gli schemi e ricercare una nuova identità di movimento e di espressione, sia, attraverso una conoscenza guidata della gravità e del peso del corpo e in particolare favorendo il rilassamento di alcune parti soggette a tensione muscolare, con la tecnica release, preparare e indirizzare il corpo a un movimento fluido, consapevole e al tempo stesso energico sviluppato sui diversi piani e livelli dello spazio.

Difesa personale Assemini

Difesa personale Assemini

Difesa personale Assemini
Difesa personale Assemini
Possiamo dire che in ambito civile, la difesa personale è la capacità di controllare in maniera sicura una situazione di pericolo, senza provocare danni irreversibili a un possibile aggressore e senza eccedere dalla legittima difesa .
Se dovessimo paragonare l’uomo e la donna, ci incontreremo davanti a una verità assoluta: l’uomo è più forte per via della sua conformazione muscolare.
Con questo non stiamo dicendo che una donna non possa essere capace di difendersi in una situazione di aggressione, violenza… anzi, tutto il contrario.
La difesa personale si basa su principi di alcune arti marziali e queste studiano e analizzano, tra le altre cose, l’anatomia dell’essere umano con diversi obiettivi. Uno di questi è conoscere ogni punto di pressione o punto debole. Questi punti non riguardano il genere, sia per gli uomini che per le donne possono provocare lo stesso tipo di dolore.
 
Con questo vogliamo dire che conoscendo il proprio corpo, è possible che una donna senza alcuna condizione fisica particolare, può produrre un forte dolore a un’altra persona, applicando una forza “minima” in questi punti deboli.
Un’altra cosa importante è cercare di usare la forza dell’avversario a nostro beneficio e conoscere la tecnica di attacco per ogni punto.
Questo sistema di lavoro, insegna a difendersi contro qualunque tipo di aggressione.
Difendersi contro prese, colpi, contro oggetti contundenti, contro armi bianche, contro la violenza o aggressione sessuale. Sono tutti aspetti trattati in maniera realistica e pratica.
Un aspetto fondamentale è “la paura”. L’allenamento psicologico, per controllare lo stress prodotto dalla paura, è un fattore primordiale per apprendere le tecniche, collocando l’allievo in una situazione emotiva simile a quella di una situazione reale.
[dal sito tkdsardegna.com]
 
Al CDM vengono organizzati periodicamente corsi di difesa personale rivolti a uomini e donne di ogni età.

Propedeutica

Propedeutica

Propedeutica
Giocodanza

Con il Giocodanza® gli allievi ricevono gli strumenti necessari per stimolare l’immaginazione e la fantasia – elementi indispensabili alla creatività – regolando e disciplinando le loro capacità con libertà di espressione.
Così, riscoprendosi, il bambino migliora l’autostima e, più consapevole, diviene in grado di gestire questa sua libertà.

Gli anni della propedeutica prevedono l’elaborazione di elementi importanti e basilari, che tuttavia non sono semplici. Questi elementi di base vengono introdotti nella lezione sotto forma di gioco, precisando che con questo termine si fa riferimento non al gioco ricreativo, ma educativo, che può essere anche ri-creativo, solo se, e in quanto, ricrea lo stato originario proprio dell’infanzia.

È gioco educativo perché vi sono regole da rispettare e contenuti precisi, che altro non sono che le componenti e gli elementi di base della Danza, come la percezione corporea, la qualità del movimento, lo spazio, il tempo e così via. Il gioco non è semplicemente un elemento ludico da introdurre qua e là nell’arco della lezione: la lezione stessa è un gioco… e il gioco ne diventa l’elemento portante.

L’obiettivo del Giocodanza ® è dunque motivare i piccoli allievi, far sì che essi possano sostenere un ruolo attivo all’interno della lezione: vanno stimolate e risvegliate la loro creatività, così come vanno risvegliate e stimolate l’efficienza e l’attività fisica
Gli allievi sono condotti alla scoperta delle proprie potenzialità di espressione artistica ed emotiva proprio attraverso il gioco e l’immaginazione. L’attività ludica rappresenta l’espressione più immediata della capacità immaginativa del bambino ed è essenziale mantenere (o recuperare) queste possibilità espressive, fondamentali per lo sviluppo della sua personalità. Inoltre giocare, prima recuperando la spontaneità infantile e in seguito attraverso un movimento disciplinato, permette in modo semplice di rapportarsi successivamente a ciò che condurrà alla tecnica accademica, facendo del movimento stesso un fattore che armonizza la realtà e la fantasia. Il gioco diviene dunque il mezzo più idoneo per esplorare e conoscere tutto ciò che in seguito diventerà il bagaglio per la conoscenza della tecnica vera e propria.
Riuscirà in tal modo a comunicare le sue emozioni ed il suo danzare sarà allora un danzare cosciente.

[Tratto da “Che cos’è il Giocodanza®” Marinella Santini – www.giocodanza.it]